Questa ricetta con le nostre care penne lisce è super gustosa, ma del resto con lo speck e il pecorino è quasi vincere facile. Il condimento delle penne lisce al pesto di cavolo nero, pecorino e speck, ha diversi vantaggi: solo tre ingredienti, esecuzione veloce, si conserva bene. La ricetta si presta a diverse varianti, il pecorino può essere sostituito dal parmigiano per una versione più delicata, lo speck può essere sostituito con un avanzo di prosciutto crudo o di altro salume che sia abbastanza magro come la soppressata. In questa ricetta di penne lisce al pesto di cavolo nero, pecorino e speck, vi raccomandiamo di non usare olio extravergine di oliva, piuttosto se non avete quello di oliva usatene uno di semi, altrimenti avendo già altri sapori forti, l’olio renderà il condimento troppo forte.
Per tutti i detrattori delle nostre amate penne lisce, questa versione di penne lisce al pesto di cavolo nero, pecorino e speck è l’ennesima dimostrazione che questo formato può essere accostato a numerosi condimenti, la differenza ovviamente la fa la qualità della pasta, infatti noi per questo piatto abbiamo usato la pasta Afeltra che ha un’ottima tenuta in cottura.

Pulite il cavolo nero quindi tagliatelo a striscioline.
In una pentola colma di acqua bollente salata, quella in cui poi cuocerete la pasta, tuffateci il vostro cavolo e fatelo sbollentare per 3/4 minuti quindi scolate e strizzate o pigiate per togliere l'acqua in eccesso. Lasciate intiepidire.
In un mixer o nel bimby versate almeno 100 ml di olio quindi il pezzo di pecorino o il parmigiano a seconda che vogliate un pesto dal sapore più forte o più delicato. Frullate grossolanamente quindi aggiungete il cavolo nero e frullate di nuovo.
Ci sono due passaggi delicati in questo pesto: il primo è che se fate cuocere troppo il cavolo appena lo frullerete si spappolerà, il che va bene se volete fare una crema di verdure, non certo un pesto!
Il secondo passaggio è che dovete frullare davvero solo quel tanto che basta per sminuzzare e amalgamare un pochino questo sugo perché altrimenti, come già detto, otterrete una pappetta!
Lo speck è preferibile tagliarlo al coltello in cubettini piccoli e poi aggiungerlo al pesto, per evitare di stracciare il salume. Tuttavia se avete poco tempo o siete poco pratici di brunoise, potete frullarlo insieme al formaggio, lasciando sempre il cavolo per ultimo.
A questo punto non vi resta che cuocere la pasta nell'acqua di cottura del cavolo e poi condirla con il vostro pesto. Potete anche farlo in quantità maggiore e metterlo in contenitori porzioni e conservarlo in freezer o semplicemente conservarne un altra pozione in frigo per consumarla di li a qualche giorno.
E' vero che in questo piatto c'è il pecorino che richiama vini del centro Italia, ma in questo caso facciamo un bell'abbinamento di montagna! Andiamo in Alto Adige e beviamoci un bel Bronner di Thomas Niedermayr, con note di giardino mediterraneo, di fieno alpino, speziato, salato, minerale. Un tipo focoso dal carattere marcante ma allo stesso tempo morbido.
Ingredients
Directions
Pulite il cavolo nero quindi tagliatelo a striscioline.
In una pentola colma di acqua bollente salata, quella in cui poi cuocerete la pasta, tuffateci il vostro cavolo e fatelo sbollentare per 3/4 minuti quindi scolate e strizzate o pigiate per togliere l'acqua in eccesso. Lasciate intiepidire.
In un mixer o nel bimby versate almeno 100 ml di olio quindi il pezzo di pecorino o il parmigiano a seconda che vogliate un pesto dal sapore più forte o più delicato. Frullate grossolanamente quindi aggiungete il cavolo nero e frullate di nuovo.
Ci sono due passaggi delicati in questo pesto: il primo è che se fate cuocere troppo il cavolo appena lo frullerete si spappolerà, il che va bene se volete fare una crema di verdure, non certo un pesto!
Il secondo passaggio è che dovete frullare davvero solo quel tanto che basta per sminuzzare e amalgamare un pochino questo sugo perché altrimenti, come già detto, otterrete una pappetta!
Lo speck è preferibile tagliarlo al coltello in cubettini piccoli e poi aggiungerlo al pesto, per evitare di stracciare il salume. Tuttavia se avete poco tempo o siete poco pratici di brunoise, potete frullarlo insieme al formaggio, lasciando sempre il cavolo per ultimo.
A questo punto non vi resta che cuocere la pasta nell'acqua di cottura del cavolo e poi condirla con il vostro pesto. Potete anche farlo in quantità maggiore e metterlo in contenitori porzioni e conservarlo in freezer o semplicemente conservarne un altra pozione in frigo per consumarla di li a qualche giorno.
E' vero che in questo piatto c'è il pecorino che richiama vini del centro Italia, ma in questo caso facciamo un bell'abbinamento di montagna! Andiamo in Alto Adige e beviamoci un bel Bronner di Thomas Niedermayr, con note di giardino mediterraneo, di fieno alpino, speziato, salato, minerale. Un tipo focoso dal carattere marcante ma allo stesso tempo morbido.